Convegno Nazionale Parole Ritrovate 6 Novembre 2010
Al Convegno sono stata bene. Gli interventi erano interessanti e avevamo tanto da dire che si aveva l’impressione non ci fosse abbastanza tempo per ascoltare tutti.
Il Convegno é servito soprattutto a condividere esperienze di vita, a coinvolgere tante persone, a raccontarci le nostre storie di famiglia, di lavoro, di salute e di fiducia nel presente e nel futuro. Dopo aver assistito al Convegno Nazionale sul tema: “la famiglia N.i.m.b.y.”, mi sono accorta che durante il mio intervento, forse per la fretta e un po’ per l’emozione, non avevo parlato di tre punti principali: accoglienza, famiglie in difficoltà, farmaci. Cercherò di farlo ora sperando che il mio pensiero arrivi lontano.
L’accoglienza per i malati e loro famigliari non dovrebbe mai mancare. Sia l’utente che i familiari ne hanno estremo bisogno. Ritengo che una buona accoglienza debba essere considerata come un inizio di terapia. Il malato ed i famigliari devono essere accolti con gentilezza e attenzione, devono sentire che ci si occupa di loro. Purtroppo non é raro che ci si senta dire: aspetta che ora non ho tempo, vai a sedere che che poi ti chiamo, oppure torna più tardi che ora ho una riunione. Vorrei che l’accoglienza fosse un atto di interesse e di continuo miglioramento. Maggiore considerazione e gentilezza servono al malato ed é ancor più utile per coloro che hanno famiglie che non sanno capirli, che non danno loro affetto, che non sanno ascoltarli e che pur amandoli non li accettano completamente e tendono a chiudersi e a vivere la malattia come un dramma del quale doversi vergognare.
Queste famiglie vivono il loro dolore in solitudine e con paura. E’ necessario stanarle e renderle consapevoli che qualcosa é cambiato, che anche loro possono affrontare il problema con maggiore positività e fiducia.
Due parole sui farmaci. Chi mi conosce sa bene che sono il mio cruccio . Le cure sono pesanti ed hanno sgradevoli effetti collaterali quali: perdita dei capelli, perdita della memoria, irrigidimento degli arti ecc. ecc. Anche se necessari spero sempre che le dosi mi vengano ridotte.
Movimenti e associazioni come “le parole ritrovate”, “fareassieme” e “social point”, fanno tanto bene ai nostri cuori e possono avere effetti terapeutici. Se i medici ne terranno conto potrebbero toglierci qualche medicina di troppo.
Franca Camilli
Qui altre foto del Convegno grazie all’Associazione “Insieme a Noi”