Fare Assieme la “nostra” scuola a Muyeye


Fare Assieme la “nostra” scuola a Muyeye

Un ramo di follia fa più bello l’albero della vita

Un progetto ambizioso

Costruire una scuola professionale in un villaggio del Kenya

per combattere il pregiudizio che ancora accompagna la salute mentale

Oltre 200 persone partite dall’Italia

Utenti operatori famigliari cittadini di diverse realtà italiane si sono impegnate nel sostenere il progetto.

E’ così che sulla terra rossa di Muyeye, in Kenya, si son incontrati due mondi: i bianchi “matti” e i neri poveri.

Li ha uniti il sogno di costruire tra la polvere una scuola professionale, simbolo di riscatto e futuro.

Mercoledì 15 dicembre ore 20.30

Spazio la Tenda – Ingresso libero

Un’occasione per conoscere cosa abbiamo fatto anche grazie al vostro impegno

Social Point Presenta il documentario

“Muyeye”

Una sana follia africana

Muyeye è un villaggio polveroso sulla costa del Kenya. In una capanna di fango vive la famiglia di Nebat Jumba che si mantiene spaccando sassi. Un giorno a Muyeye arrivano dei bianchi, eccentrici ma diversi dai soliti turisti. Sotto il vecchio baobab i nuovi venuti raccontano storie di malattia mentale, ma promettono anche di costruire una scuola professionale gratuita e aperta a tutti. E’ il germoglio di un’amicizia che legherà due mondi distanti, eppure accomunati dall’essere esclusi: i bianchi “matti” marchiati dal pregiudizio, i neri tagliati fuori dalle risorse e dal futuro. Ma Nebat ha un motivo in più che lo lega ai nuovi amici: Riziki, la sua seconda moglie e madre dei suoi quattro figli, è tornata al villaggio dei genitori perché considerata pazza.

Un documentario sulla follia e sull’Africa che dimostra  come anche i “matti” possano cambiare il mondo.

Regia: Juliane R Biasi e Sergio Damiani

Musica originale: Roberto Mariani Pier Gianni Burreddu

Al termine della proiezione i racconti dei partecipanti all’avventura africana

Ascolta lo spot di Radio LiberaMente

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Le esperienze della terra di Albione di Ahmed

Ciao sono Ahmed e ho partecipato come utente al progetto dell’unione europea Up and Go in Inghilterra esattamente a Plymouth, ma il mio viaggio è cominciato un giorno di fine agosto con Lucio a Roma per prendere il visto. Dato che ci trovavamo lì abbiamo deciso di fare un escursione all’anfiteatro Flavio ovvero il Colosseo, ma abbiamo ripiegato sul nostro obiettivo subito, perchè si crepava dal caldo per le vie dell’Urbe. Fatto il visto ci avevano detto che sarebbe arrivato a casa dopo qualche giorno e Lucio mi aveva detto che capiva come si sentivano gli stranieri con gli uffici amministrativi.

Sono stato altre volte in viaggio per l’ Europa da solo e mai in gruppo. Mi sono trovato bene in compagnia col gruppo e devo dire anche l’ organizzazione era buona tranne per il primo giorno che non trovavamo la scuola e ho patito molto la camminata nel sali e scendi di Plymouth. Comunque è un’esperienza che mi ha arricchito notevolmente e se me lo riproponessero di farlo di nuovo non ci penserei due volte ad accettarlo. E’ stata un’ avventura magica come ogni viaggio anche per il buon sapore del cibo specialmente per il cosidetto Fish and Chips ovvero pesce con patatine fritte, tranne quel beverone che chiamano caffè che tanto buono non è.

Per non parlare delle mie peripezie aeroportuali, per entrare e uscire dal paese perquisendomi dappertutto, daltronde come dargli torto porto un cognome pericoloso e io l’ho presa sul ridere.